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A Cuneo la tecnica per congelare e distruggere i tumori

A Cuneo la tecnica per congelare e distruggere i tumori

La crioablazione su un paziente 80enne con altre patologie

CUNEO, 15 gennaio 2024, 18:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con un ago inserito esattamente all'interno della lesione, grazie a immagini radiologiche, il tumore viene centrato, congelato con un gas a una temperatura di -40° e distrutto. È la crioablazione ipercutanea, una tecnica che è stata applicata, nell'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, dalla Radiologia interventistica, con il supporto degli anestesisti. L'intervento è stato eseguito su un paziente anziano e con comorbilità.
    La metodica - spiega il direttore della Radiologia interventistica, Alberto Balderi - viene utilizzata su pazienti che non possono essere operati, per la presenza di altre patologie correlate o per l'età avanzata, e che presentano masse tumorali non troppo grandi. È una tecnica mini invasiva che non prevede l'uso del bisturi: non è necessario intubare il paziente in narcosi, ma è sufficiente una sedazione profonda, eseguita in questo caso dagli anestesisti del blocco operatorio coordinati dal direttore Giuseppe Coletta.
    "Questa procedura - osserva Balderi - presenta meno complicanze, riducendo i giorni di ricovero ed è particolarmente indicata per i tumori renali, perché distrugge le cellule malate senza danneggiare i tessuti".
    In questo caso la criablazione è stata eseguita su un uomo di circa 80 anni con una lesione renale: la procedura - fa sapere il radiologo interventistico Enrico Peano - è perfettamente riuscita e il paziente è subito ritornato in reparto.
   

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