Dopo essere stato sentito dai
carabinieri subito dopo lo sparo nella notte dell'1 gennaio,
Emanuele Pozzolo attende di essere convocato in procura a
Biella, ma il suo interrogatorio non avverrà prima dell'arrivo
degli esiti dello Stub, il test che verifica la presenza di
polvere da sparo, e della consulenza balistica per capire come e
a dove sia partito il colpo dal mini revolver.
A Palazzo di giustizia di Biella al momento non sono previsti
altri interrogatori, dopo un inizio di settimana nel quale sono
stati sentiti alcuni partecipanti alla festa tra cui il
sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, la sorella
Francesca e l'assessore al Comune di Biella Davide Eugenio
Zappalà.
Gli inquirenti hanno acquisito, tra l'altra documentazione,
le dichiarazioni di due testimoni secondo i quali la pistola al
momento dello sparo era nelle mani di Pozzolo. Ma quest'ultimo,
così come già dichiarato subito dopo l'incidente, continua a
negare di essere stato lui a sparare.
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