I rincari di luce e gas
costringeranno le famiglie piemontesi a sborsare, in media, 700
euro in più nel 2024.
Lo rivela uno studio del comitato regionale piemontese
dell''Unione Nazionale Consumatori.
"Con la fine della maggior tutela, è in arrivo una maxi-stangata
in bolletta. - spiega l'avvocato Patrizia Polliotto, presidente
del comitato regionale di Unc - Se, da un lato, proveniamo da un
trimestre di fine 2023 con i prezzi medi delle forniture in
calo, dall'altro fattori concomitanti di un settore umorale e
inquieto quale quello dell'energia in generale lasciano ben
poche speranze al risparmio: volatilità dei prezzi, oneri di
trasporto e sistema, la fine del blocco biennale delle tariffe
valido sino al 2022 che ha in parte calmierato la crisi
energetica e il ritorno dell'iva al 22% per via della fine delle
agevolazioni che sinora l'avevano contenuta sinora al 5%".
A contribuire all'aggravio di costi - aggiunge Polliotto - il
fatto che "una gran fetta di consumatori saranno obbligati a
passare dal mercato tutelato a quello libero entro il primo
semestre dell'anno. Al momento attuale, stimiamo pertanto che la
spesa energetica pro quota a famiglia registrerà in media circa
700 euro in più".
A farne le spese saranno soprattutto "le fasce più deboli: -
chiosa la presidente di Unc Piemonte - anziani over 75 con
pensioni minime, bonus sociale e alle prese con gravi contesti
di disabilità".
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