Alla festa di Capodanno nel
Biellese erano rimasti in una ventina, bimbi compresi, rispetto
ai trenta partecipanti dell'inizio, quando a brindisi conclusi,
intorno all'1.30, uno sparo dalla mini pistola del deputato
Emanuele Pozzolo ha ferito lievemente a una gamba il genero di
un agente della scorta di Andrea Delmastro, sottosegretario alla
giustizia. Le testimonianze degli ultimi rimasti, bimbi esclusi,
sono state acquisite ora tutte dalla procura di Biella e dai
carabinieri, che si stanno occupando del caso e che già ieri
avevano iniziato ad ascoltare i presenti. Lo spavento per il
colpo della piccola arma da fuoco e il ferimento sono nel
racconto di tutti, con la corsa poi da una parte a
tranquillizzare i bambini presenti, portati in un'altra stanza
per calmarli, e dall'altra a chiamare i soccorsi per Luca
Campana, 31 anni, di Candelo, portato nel vicino ospedale di
Ponderano, per essere dimesso già il 1 gennaio.
Sulle testimonianze resta riserbo, perché proprio dai
dettagli che ciascuno ha riferito gli inquirenti cercheranno di
ricostruire quanto accaduto quando il deputato di Fdi è arrivato
per salutare, a festa conclusa, dopo essere già passato proprio
da quella sala della proloco di Rosazza a inizio serata, venendo
dalla sua residenza nel paese accanto, Campiglia Cervo. Sarebbe
stato lui, secondo alcuni presenti, ad avere tirato fuori
l'arma. Come sia partito il colpo, accidentale, è ciò che resta
da chiarire. Agli atti c'è però il fatto che il deputato nega di
avere sparato. Dai carabinieri del Ris di Parma si attendono
dunque gli esiti dello stub, l'esame per verificare la presenza
di polvere da sparo, sulle mani e sugli abiti di Pozzolo. Abiti
che il deputato non aveva consegnato, invocando l'immunità
parlamentare.
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