Da oggi la città di Vercelli ha
quattro pietre d'inciampo che ricordano altrettante persone
deportate nei campi di sterminio nazisti. Tre pietre d'inciampo,
con tanto di nome, anno di nascita, giorno e luogo di
deportazione, sono state posizionate in via Foa, davanti alla
sinagoga, in corrispondenza dell'ultima abitazione di
Enrichetta, Felice e Regina Jona, tutti trasferiti nei campi di
concentramento. Una quarta pietra d'inciampo è stata posata in
via Monte di Pietà in omaggio a Giuseppe Leblis, ingegnere
vercellese deportato ad Auschwitz dove è stato ucciso
all'arrivo, il 6 febbraio 1944. Presente alla cerimonia la
nipote, Laura Ravenna.
La posa delle pietre d'inciampo si è tenuta al culmine della
cerimonia del Giorno della Memoria celebrato oggi a Vercelli,
alla presenza delle massime autorità civili, militari e
religiose. Ad organizzarla prefettura, Comunità Ebraica di
Vercelli, Ufficio scolastico provinciale, Comune e Provincia.
"Queste pietre - ha detto il prefetto Lucio Parente - possano
essere un segnale tangibile che possa incidere ancora di più
nella nostra memoria di ciò che è successo".
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