"Questa campagna elettorale non è
divertente, i politici sono diventati satiricamente
autosufficienti, non è facile imitarli. Si rendono ridicoli
nelle cose che dicono e fanno, molto più di quello che si può
fare scrivendo sketch". Le parole sono di Corrado Guzzanti,
ospite del Festival della Tv di Dogliani (Cuneo), dove ha
promesso "un ritorno a teatro in futuro, magari tra fine 2023 e
inizio 2024", in sostanza tra poco più di un anno.
"Oggi se fai un'imitazione gli fai guadagnare punti. Hanno
tutti capito che devono fare ridere, diventa complicato
prenderli in giro, lo fanno da soli", ha aggiunto Guzzanti.
L'artista ha tra le sue imitazioni più famose quella di Giulio
Tremonti : "Si arrabbiò tantissimo - ha ricordato -. Mi sa che
toccherà rifarlo, a proposito del tempo circolare. Lui mi
faceva molto ridere, era permalosissimo, come si dice a Roma
prende d'aceto e questo è irresistibile". Poi garantisce: "lo
troverò un politico di cui fare la parodia".
Sul palco Guzzanti fa alcune delle imitazioni più famose,
strappa risate e applausi, mentre sugli schermi scorrono le
immagini delle sue interpretazioni di maggiore successo. Fino
alla commedia 'Fascisti su Marte' con le inevitabili allusioni
all'attualità. "Sta per partire Boris 4, la nuova stagione
arriverà il 22 ottobre. Non posso dire niente perché ho paura di
essere fulminato, ma ci siamo ritrovati tutti e ci siamo
divertiti moltissimo", si limita a dire Guzzanti.
Per il futuro, oltre al ritorno al teatro, assicura che si
impegnerà anche in un libro, che "con i miei tempi uscirà
sicuramente postumo" e un film. "Io un maestro della comicità?
Mi sembra un epitaffio, ma l'affetto mi fa molto piacere. Ho più
generazioni che mi seguono, un po' come Gianni Morandi", ha
chiuso il comico.
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