La prima non è ancora andata in
scena e ci sono già richieste di proiezione anche da Oltralpe.
Sono per "Coscienza e Resistenza - Giosuè Gianavello - Il leone
di Rorà", film documentario incentrato appunto sulla figura di
Giosuè Gianavello, l'ispiratore della resistenza valdese in
Piemonte della seconda metà del Seicento, originario di Rorà
(Torino). La prima proiezione è in calendario in paese domani,
15 luglio. E sono 250 (col tutto esaurito), più dei 237
residenti, gli spettatori che si sono prenotati.
La pellicola commissionata dal Comitato Luoghi storici
Valdesi e realizzata da Visu.Film, vanta come attori d'eccezione
gli stessi abitanti del paese tra cui il pastore Giorgio Tourn,
92 anni, storico e teologo, già presidente della Società di
studi valdesi, direttore e presidente del Centro culturale
valdese. Si racconta una battaglia per la libertà di culto e di
pensiero per resistere al tentativo dei Savoia di sradicare la
cultura valdese. La narrazione avviene attraverso le vicende di
Gianavello, che guidò la resistenza nella Valli Valdesi di quei
decenni prima con le sue gesta, poi anche dall'esilio a Ginevra.
Fu infatti autore delle "Istruzioni", gli scritti che tra
diplomazia e tattica militare, alimentarono la controffensiva
valdese.
La prima vedrà un seguito a Rorà in autunno, intanto vengono
riferite numerose le richieste di proiezione nelle vallate del
pinerolese, coinvolte sotto vari profili nel documentario.
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