(ANSA) - TORINO, 13 LUG - La crisi idrica prodotta dalla
gravissima siccità "rischia di estendersi dall'agricoltura alle
attività produttive". Lo fa notare Dino De Santis, presidente di
Confartigianato Torino, che chiede di "sfruttare le risorse
europee per realizzare gli invasi e affrontare l'emergenza".
"La carenza d'acqua - è l'analisi di De Santis - rischia
seriamente di trasformarsi da straordinaria a strutturale e non
possiamo farci trovare impreparati. Ad, esempio, è già una
realtà il calo del 39,7% della produzione idroelettrica nei
primi 5 mesi del 2022. E' per questo che abbiamo provveduto a
individuare il perimetro delle imprese manifatturiere e di
quelle dei servizi alla persona 'idro-esigenti', con un occhio
particolare alle Mpi e alle imprese artigiane". Dallo studio
risulta che in Piemonte nei 10 settori manifatturieri
'idroesigenti' ci sono 10.928 imprese di cui 6.892 a carattere
artigianale, nelle quali lavorano 124.887 persone. E sono circa
15 mila le imprese dei servizi". (ANSA).