Il capogruppo di Liberi Uguali
Verdi nel Consiglio regionale del Piemonte, Marco Grimaldi, ha
chiesto un intervento della Giunta Cirio per ovviare al problema
dell'obiezione di coscienza, quando questa impedisce di fatto
alle donne di abortire. Un problema, ha sottolineato, che
colpisce soprattutto l'area del Novarese.
"Occorre adottare una delibera - ha spiegato Grimaldi in
apertura dei lavori in Aula - che inserisca un automatismo tale
che, nel caso in cui il diritto all'aborto non venga garantito a
causa dell'obiezione di coscienza, scatti un'immediata
sostituzione dell'obiettore con un medico non obiettore". Perché
nel caso dell'interruzione di gravidanza, ha sottolineato, "non
si può aspettare mesi per essere sottoposti all'intervento" e
questo significa "tornare indietro ai tempi in cui gli aborti,
che ci sono sempre stati, avvenivano in modo clandestino e non
sicuro".
Su questo tema Grimaldi ha chiesto un confronto in Aula con
l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi, per sapere come la
Regione intenda intervenire.
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