(ANSA) - TORINO, 13 GIU - "Abolire l'obbligo per le imprese
di possedere un'attestazione Soa per operare nel mercato dei
bonus edilizi. Lo chiede Confartigianato Imprese Piemonte ai
parlamentari piemontesi in una lettera nella quale ribadisce
l'allarme per le continue modifiche alle norme sugli incentivi
in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i lavori
di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal
mercato oltre il 90% delle imprese. Confartigianato Imprese ha,
inoltre, presentato un emendamento per l'abrogazione
dell'attestazione Soa in vista della discussione per la
conversione in Legge del Dl Aiuti.
"Se la norma sarà approvata, entrerà in vigore fra circa
otto mesi ma consentirà di lavorare solo a una minima parte
delle imprese che sono presenti sul mercato. Se teniamo conto
che su oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel
comparto delle costruzioni e dell'impiantistica sono solo 1.223
quelle iscritte per le categorie interessate possiamo capire il
danno" commenta Enzo Tanino, presidente Edilizia di
Confartigianato Imprese Piemonte. "Inoltre, se teniamo conto che
l'importo medio dei lavori nei condomini è superiore al tetto
massimo consentito per operare senza attestazione Soa, il
rischio è che quasi tutte le imprese, che oggi lavorano con
ristrutturazioni di importo superiore alla soglia stabilita,
saranno impossibilitate a continuare".
"I bonus edilizia - commenta Giorgio Felici, presidente di
Confartigianato Piemonte - che avrebbero potuto favorire la
ripartenza post Covid dell'economia, dopo aver generato
un'enorme aspettativa in cittadini e imprese, sono frenati
dall'atteggiamento ondivago del decisore pubblico che ne ha
volutamente depotenziato l'efficacia". (ANSA).
Edilizia: Confartigianato, oltre 50.000 imprese a rischio
Con obbligo attestazione Soa per bonus. Solo 1.223 sono iscritte
