Il Gruppo Radici, leader mondiale
nella produzione di una vasta gamma di intermedi chimici,
polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e
soluzioni tessili avanzate, tra cui filati in nylon, nell'ultimo
decennio ha abbattuto del 70% le emissioni dirette di gas serra,
passando da 700 mila tonnellate annue di Co2 equivalente a 200
mila. L'obiettivo è portare il taglio all'80% nel 2030.
Il traguardo 'green' , con un ruolo chiave avuto dallo
stabilimento di Radici Chimica Novara , è stato presentato oggi
nella città piemontese.
Radici ha circa 3.000 dipendenti, un fatturato di 1.508
milioni di euro nel 2021 e un network di unità produttive e sedi
commerciali dislocate tra Europa, Nord e Sud America e Asia. Un
piano di investimenti pluriennale di oltre 10 milioni di euro
volto a ridurre queste emissioni ha interessato il sito Radici
Chimica di Novara. "Gli investimenti effettuati per migliorare
le performance ambientali legate al suo processo ci hanno
permesso di raggiungere risultati importanti per rendere sempre
più sostenibile il nostro business. Abbiamo deciso di mettere in
atto iniziative sul fronte dell'abbattimento delle emissioni ben
prima che la normativa lo rendesse obbligatorio", ha spiegato
Maurizio Radici, vice presidente e Coo dell'azienda.
Radici Chimica Novara "è direttamente collegata a un
impianto di cogenerazione ad alto rendimento (Car) che la
alimenta e ne copre completamente il fabbisogno energetico. - ha
aggiunto il presidente, Angelo Radici - Oltre ad essere
impegnati sui temi energetici, investiamo in innovazione per
sviluppare nuovi progetti di riciclo e circolarità, cercando di
mettere in atto azioni concrete per un futuro sostenibile delle
nostre aziende e dei territori in cui operiamo".
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