(ANSA) - TORINO, 09 MAG - "Siamo contenti che Eurovision
finalmente abbia una valenza importante anche qui in Italia, è
un tessuto musicale molto democratico. In campo musicale si è
sempre un po' succubi delle culture anglosassone e americana, ma
con Eurovision si amplificano le voci di tutti i Paesi, ed è
giusto così". A parlare è Paolo Bruni, in arte Pau, cantante e
frontman dei Negrita, la rock band che la sera del 9 maggio si
esibirà sul palco dell'Eurovision Village al Valentino, in un
concerto in versione trio con percussioni dalle molte sfumature,
da quelle più delicate alle "sferzate di potenza per far ballare
il pubblico".
"Sono felice che Mahmood e Blanco siano i nostri
rappresentanti all'Eurovision - dice in conferenza stampa
insieme a Drigo (Enrico Salvi) e Mac (Cesare Petricich) - hanno
le carte in regola per fare un figurone, sono belli da vedere,
bravi da sentire, la canzone è bella e hanno un'immagine
internazionale". Quanto al messaggio che un evento come
Eurovision può portare, Pau osserva che "il messaggio deve
essere dentro ogni musicista che ha voglia di dire qualcosa al
microfono. È ovvio che ad Eurovision si parla di Europa, abbiamo
una guerra vicina e quindi è un argomento pressante, come lo è
anche la pandemia".
E per i Negrita è anche l'occasione di tornare a parlare di
rock che, assicura Drigo, "è vivo e vegeto come stanno
dimostrano anche i Maneskin. E siamo contenti del loro successo
mondiale e che questo arrivi con della musica suonata, abbiamo
tutti bisogno della performance del musicista, del ritorno
all'espressione umana. Il rock italiano sta benissimo - conclude
- e sta conquistando il mondo". (ANSA).
ESC: Negrita, è democratico perché amplifica voci di tutti
"Maneskin? rock italiano sta benissimo e conquista il mondo"
