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ESC: Negrita, è democratico perché amplifica voci di tutti

ESC: Negrita, è democratico perché amplifica voci di tutti

"Maneskin? rock italiano sta benissimo e conquista il mondo"

TORINO, 09 maggio 2022, 17:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Siamo contenti che Eurovision finalmente abbia una valenza importante anche qui in Italia, è un tessuto musicale molto democratico. In campo musicale si è sempre un po' succubi delle culture anglosassone e americana, ma con Eurovision si amplificano le voci di tutti i Paesi, ed è giusto così". A parlare è Paolo Bruni, in arte Pau, cantante e frontman dei Negrita, la rock band che la sera del 9 maggio si esibirà sul palco dell'Eurovision Village al Valentino, in un concerto in versione trio con percussioni dalle molte sfumature, da quelle più delicate alle "sferzate di potenza per far ballare il pubblico". "Sono felice che Mahmood e Blanco siano i nostri rappresentanti all'Eurovision - dice in conferenza stampa insieme a Drigo (Enrico Salvi) e Mac (Cesare Petricich) - hanno le carte in regola per fare un figurone, sono belli da vedere, bravi da sentire, la canzone è bella e hanno un'immagine internazionale". Quanto al messaggio che un evento come Eurovision può portare, Pau osserva che "il messaggio deve essere dentro ogni musicista che ha voglia di dire qualcosa al microfono. È ovvio che ad Eurovision si parla di Europa, abbiamo una guerra vicina e quindi è un argomento pressante, come lo è anche la pandemia".
    E per i Negrita è anche l'occasione di tornare a parlare di rock che, assicura Drigo, "è vivo e vegeto come stanno dimostrano anche i Maneskin. E siamo contenti del loro successo mondiale e che questo arrivi con della musica suonata, abbiamo tutti bisogno della performance del musicista, del ritorno all'espressione umana. Il rock italiano sta benissimo - conclude - e sta conquistando il mondo".
   

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