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'Il grande vuoto', al Mao la prima mostra di Quadrio

'Il grande vuoto', al Mao la prima mostra di Quadrio

A Torino esposizione extrasensoriale fino al 4 settembre

TORINO, 05 maggio 2022, 17:26

Redazione ANSA

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Una mostra fatta di vuoti, di luci, di silenzi che invitano a meditare e di rumori sordi che chiedono di venir superati per imparare ad isolarsi nel frastuono, di opere d'arte antiche e di immagini di 'tulku', incarnazioni del Buddha, ma anche di musica dal vivo eseguita dal vivo dal giovane e pluripremiato compositore romano Vittorio Montalti. E' in sintesi la mostra extrasensoriale 'Il grande vuoto. Dal suono all'immagine', dal 6 maggio al 4 settembre al Mao Torino, la prima organizzata dal neo direttore Davide Quadrio. Una esposizione originale, inedita e pensata, come lui stesso ha spiegato, "per trasformare il museo da un luogo di mostre ad un luogo di esperienze dal vivo nel quale conoscono orizzonti nuovi". "Il Mao di Torino ha una collezione di arti orientali tra le più interessanti d'Europa - ha detto Quadrio - e si presta a progetti innovativi, oggi necessari per attirare pubblici nuovi e affamati di conoscenze". Il percorso espositivo e meditativo conduce il visitatore nelle sale finali, quella nella quale è esposta una rarissima 'thangka' tibetana del XV secolo, la più preziosa delle collezioni del Mao, che ritrae 'Maitreya, il Buddha del Futuro avvolto in vesti sontuose e seduto sul trono dei leoni, e la sala finale con foto di tulku, i Buddha viventi, scattate dall'800 ad oggi. Tra i progetti futuri del Mao anche una collaborazione con il Museo delle civiltà di Roma sulle culture non europee, con il Museo di Montreal e con l'Università di Torino, per un nuovo corso sulle culture materiali.
   

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