(ANSA) - TORINO, 05 MAG - Una mostra fatta di vuoti, di luci,
di silenzi che invitano a meditare e di rumori sordi che
chiedono di venir superati per imparare ad isolarsi nel
frastuono, di opere d'arte antiche e di immagini di 'tulku',
incarnazioni del Buddha, ma anche di musica dal vivo eseguita
dal vivo dal giovane e pluripremiato compositore romano Vittorio
Montalti. E' in sintesi la mostra extrasensoriale 'Il grande
vuoto. Dal suono all'immagine', dal 6 maggio al 4 settembre al
Mao Torino, la prima organizzata dal neo direttore Davide
Quadrio. Una esposizione originale, inedita e pensata, come lui
stesso ha spiegato, "per trasformare il museo da un luogo di
mostre ad un luogo di esperienze dal vivo nel quale conoscono
orizzonti nuovi".
"Il Mao di Torino ha una collezione di arti orientali tra le
più interessanti d'Europa - ha detto Quadrio - e si presta a
progetti innovativi, oggi necessari per attirare pubblici nuovi
e affamati di conoscenze".
Il percorso espositivo e meditativo conduce il visitatore
nelle sale finali, quella nella quale è esposta una rarissima
'thangka' tibetana del XV secolo, la più preziosa delle
collezioni del Mao, che ritrae 'Maitreya, il Buddha del Futuro
avvolto in vesti sontuose e seduto sul trono dei leoni, e la
sala finale con foto di tulku, i Buddha viventi, scattate
dall'800 ad oggi. Tra i progetti futuri del Mao anche una
collaborazione con il Museo delle civiltà di Roma sulle culture
non europee, con il Museo di Montreal e con l'Università di
Torino, per un nuovo corso sulle culture materiali. (ANSA).
'Il grande vuoto', al Mao la prima mostra di Quadrio
A Torino esposizione extrasensoriale fino al 4 settembre
