(ANSA) - TORINO, 26 APR - Prodotti di bellezza ottenuti dalla
vinacce delle uve biologiche del Barolo. È un esempio di
economia circolare e anti-spreco, la linea di cosmetici, con un
centinaio di prodotti, creati da 'Barò', una piccola azienda di
Guarene (Cuneo), a pochi chilometri da Alba. Con un occhio di
riguardo anche all'innovazione: il processo di estrazione delle
vinacce, prima ottenuto attraverso un'infusione a freddo in
glicerina, è stato sostituito dalla biololiquefazione molecolare
brevettata presso l'Università di Bologna.
La Barò Cosmetics ogni anno recupera 1.000 chili di vinacce
reimmettendole nel processo produttivo. I semi e le bucce
dell'uva biologica, dopo il processo di pigiatura e torchiatura
- spiegano a Barolo - conservano l'80% dei polifenoli dell'acino
e possono trasferire i loro benefici nei prodotti di bellezza.
Sull'estratto madre vengono create creme, sieri e oli di
bellezza adatti alle diverse esigenze. "La nostra materia prima
è completamente naturale e derivata da agricoltura biologica -
spiega l'ufficio Ricerca e Sviluppo della Barò Comsetics - per
questo ha due funzioni preziose: proage per proteggere la pelle
dall'invecchiamento e anti-age per aiutarla a rigenerarsi".
L'azienda di Guarene impiega 31 dipendenti, con un'età media
di 36 anni e 61% donne. (ANSA).
Vinacce di uve 'bio' Barolo diventano prodotti di bellezza
Le trasforma un'azienda di Guarene con 61% dipendenti donne
