(ANSA) - TORINO, 07 APR - La Fondazione Cesare Pavese di
Santo Stefano Belbo (Cuneo) ospita fino al 15 maggio "Suite
pour l'invisible", esposizione fotografica costruita
appositamente per gli spazi della chiesa oggi sconsacrata
dedicata ai Santi Cristoforo e Giacomo risalente alla fine del
XIII secolo dove lo scrittore Pavese ricevette il battesimo.
La personale allestita da Edoardo Hahn, fotografo torinese
classe 1962, con all'attivo un lungo percorso fatto di mostre e
pubblicazioni di libri d'artista, è un viaggio nell'inesplorato
della realtà visibile. Le sue foto, realizzate quasi
esclusivamente in bianco e nero e con maestria tecnica,
costruiscono un'unione poetica tra artifici umani e natura, un
equilibrio imperfetto che richiama ad un rispetto necessario per
ogni forma. Hahn tiene a ricordarci che le immagini sono
finzioni che giocano nel terreno incerto tra immaginazione e
memoria. Infatti sostiene che "Suite pour l'invisibile" è un
luogo diviso in sequenze temporali, impressioni, sensazioni ed
esplosioni di calore ottico, come potremmo immaginare in zone
dove il pericolo rimane invisibile e tuttavia è presente".
In mostra saranno presenti una trentina di opere di diverso
formato, eseguite negli ultimi anni e per lo più inedite.
Costruiscono un mosaico di immagini che si inseguono, si
chiamano, fanno da eco le une alle altre. Una Suite pensata più
gli occhi che per l'orecchio, dove il gioco è l'invito a
percepirne il ritmo. (ANSA).
Fondazione Pavese, mostra fotografica Suite pour l'Invisible
Personale allestita dal fotografo torinese Edoardo Hahn
