(ANSA) - TORINO, 03 APR - Dalla provincia di Alessandria alla
Formula 1, dove è stata la prima e finora unica donna a
conquistare punti nel campionato mondiale. Erano anni in cui nei
Gran Premi correvano piloti leggendari come Niki Lauda, Emerson
Fittipaldi, Clay Regazzoni. La storia di Lella Lombardi,
all'anagrafe Maria Grazia Lombardi, donna coraggiosa,
indipendente e anticonformista, è stata ricordata, a trent'anni
dalla morte, al Mauto - Museo Nazionale dell'Automobile di
Torino, dove è stato proiettato il docufilm americano 'Beyond
driven' a lei dedicato. All'incontro ha partecipato la nipote
Patrizia Lombardi, pro rettore del Politecnico di Torino.
Nata il 26 marzo 1941 a Frugarolo, in provincia di
Alessandria, appassionata di motori fin da ragazza quando
guidava i camion di famiglia, Lella comincia a correre con i
kart all'inizio degli anni '60 e si cimenta nelle categorie
minori del motorsport (vince nel 1970 il campionato italiano
Formula 850 ed è campionessa della Formula Ford Mexico). Nel
1974 esordisce in F1 nel Gran Premio di Gran Bretagna e arriva
sesta - ultimo posto utile per conquistare punti mondiali - nel
Gran Premio di Spagna, sul circuito del Montjuic. Passa poi alle
endurance, partecipando a gare leggendarie come la 24 Ore di Le
Mans con una scuderia che porta il suo nome. Scompare il 3
marzo 1992 a Milano a causa di un tumore.
Il docufilm raccoglie la testimonianza di Lella Lombardi,
accanto a quella di altre pilote che hanno rivoluzionato
l'automobilismo, come Desiré Wilson, Divina Galica e Giovanna
Amati, e di pilote della nuova generazione. Novanta minuti che
ricostruiscono la sua figura appassionata e determinata, che non
aveva paura di andare veloce e lottava contro gli stereotipi.
"Se la F1 è cosa da ragazze? Visto che sono qua e corro,
giudicate voi" è la sua risposta a un giornalista spagnolo.
(ANSA).
Lella Lombardi, la donna pilota più veloce della Formula 1
Unica a conquistare punti, al Mauto il docufilm sulla sua storia
