La Corte di Appello di Torino ha
confermato la condanna a 16 anni di carcere inflitta in primo
grado a Mohamed Safi, il trentanovenne che nel 2019, da detenuto
che beneficiava di un permesso per ragioni di lavoro, sfregiò la
compagna con una bottiglia rotta.
L'uomo stava scontando a Torino una condanna a 15 anni di
carcere per avere assassinato una donna con cui aveva avuto una
relazione sentimentale nel 2007 a Bergamo. La nuova compagna,
come è stato ricostruito, lo voleva lasciare dopo avere scoperto
che era autore di un femminicidio. La donna si è costituita
parte civile con l'avvocato Vittoria Canavera.
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