(ANSA) - NAPOLI, 22 MAR - Chiede che vengano rispettati i
diritti umani e di cittadino italiano, si dice vittima "di
estorsioni, abusi, angherie, ingiustizie, prepotenze e
prevaricazioni che non riesco a tollerare oltre". L'avvocato
Carlo Ferraris è da circa un anno in stato di arresto nella
Repubblica Dominicana dove gli inquirenti lo ritengono coinvolto
in un'indagine antiriciclaggio che punta il dito contro un suo
cliente canadese accusato di avere commesso molteplici truffe
sotto il sistema Ponzi e attualmente sotto processo per fatti
che risalgono al periodo 2016-2018.
"Accuse che non mi riguardano", scrive in una lettera inviata
all'ambasciatore d'Italia Stefano Queirolo Palmas, al quale ora,
esausto, il professionista originario di Alessandria, chiede
aiuto.
L'avvocato Ferraris, assistito dal penalista napoletano Maurizio
Capozzo, è residente nella Repubblica Dominicana dal 1988.
Domani, se tutto andrà bene, "dopo due mesi passati in cella in
condizioni che violano i diritti umani - scrive nella missiva
all'ambasciatore - e il resto agli arresti domiciliari, è un
anno che sono sottomesso a misure cautelari senza aver il
Pubblico Ministero dominicano dato accesso al dossier, sebbene
gli sia stato ordinato dal Giudice" e, soprattutto, "senza avere
presentato un'accusa contro di me, di mia moglie Mirtha Carolina
Terrero de Ferraris e di una delle nostre impiegate, Yolenny
Feliz Valentin".
Al professionista è stato notificato anche un provvedimento di
sequestro di beni mobili e immobili. "Sarebbe importante -
conclude la lettera dell'avvocato italiano - poter portare il
mio caso all' immediata attenzione della Procuratrice Generale
della Repubblica Dominicana e, posteriormente, del Presidente
della Suprema Corte di Giustizia... per riceve un trattamento
più vicino a quello di un paese civile". (ANSA).
Avvocato italiano arrestato a Santo Domingo, lesi diritti umani
Da un anno prima in cella poi ai domiciliari senza un'accusa
