Partono il 5 gennaio per otto
settimane i 'saldi in giallo'', in Piemonte, una spesa media
delle famiglie stimata da Ascom e Confesercenti al di sotto dei
200 euro. Pesano il 'caro bollette' e il dilagare della variante
Omicron. Fra i più gettonati i capi importanti di abbigliamento,
come giacconi e giubbotti, e le scarpe, ma anche borse,
profumi, accessori, prodotti tecnologici e oggetti per la casa.
Gli sconti iniziali saranno tra il 20 e il 40%, ma in molti casi
anche il 50% con punte del 70%. Un torinese su tre premierà il
negozio sotto casa.
"Nonostante i timori per il quadro economico e sanitario i
saldi sono ancora una buona opportunità per i consumatori e per
gli operatori che rinunciano ai margini di guadagno,
nell'auspicio che possano aiutare a ritrovare una stabilità di
cui tutti abbiamo bisogno", osserva Maria Luisa Coppa,
presidente dell'Ascom Confcommercio Torino e della
Confcommercio Piemonte. "I dati ci segnalano ancora un anno
parzialmente in negativo rispetto al 2019 dovuto ai rincari e
all'inflazione, ma i prossimi mesi potrebbero essere anche
quelli della svolta, con la diminuzione del pericolo sanitario e
una ritrovata fiducia dei consumatori e degli imprenditori",
spiega.
"Purtroppo - dice Giancarlo Banchieri, presidente
Confesercenti - la rapida diffusione di Omicron e gli aumenti
delle bollette di gas ed energia elettrica, che generano
inflazione e costringono le famiglie e rivedere le loro priorità
di spesa, rischiano di minare la fiducia dei consumatori e di
azzoppare la ripresa. Speriamo che i consumatori sapranno
cogliere questa occasione di risparmio".
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