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Le Bibliotechine di Zia Mariù, sala al Musli per i 150 anni

Le Bibliotechine di Zia Mariù, sala al Musli per i 150 anni

Paola Lombroso Carrara fu tra ideatori Corrierino

TORINO, 07 dicembre 2021, 08:51

Redazione ANSA

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La Fondazione Tancredi di Barolo - Musli, Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia ricorda, a 150 anni dalla nascita, Zia Mariù, pseudonimo di Paola Lombroso Carrara, giornalista e pedagogista, figlia di Cesare Lombroso e Nina De Benedetti. La sua figura, così importante dal punto di vista storico, artistico e letterario, oltre che per le sue iniziative assistenziali, educative e di promozione attiva della lettura, è al centro di un convegno nazionale a Palazzo Barolo.
    Sarà anche inaugurata un'esposizione che diventerà parte integrante del percorso del Musli: qui saranno esposti disegni originali, cliché di stampa, cartoline, documenti e materiali del fondo archivistico Paola Lombroso Carrara. A Zia Mariù sarà intitolata la sala del museo in cui l'esposizione è allestita.
    Zia Mariù, cresciuta in stretto contatto con l'ambiente intellettuale delle famiglie ebraiche torinesi, fu affascinata dalle teorie del socialismo umanitario. Nel 1899 Paola sposa il medico legale Mario Carrara, noto anche per aver rifiutato pubblicamente il giuramento di fedeltà al fascismo. Nell'ambito della pubblicistica per l'infanzia, fu scrittrice originale, autrice di libri di fiabe, romanzi e racconti per ragazzi ed ebbe un ruolo determinante nell'impostare il Corriere dei Piccoli. Tra le prime donne a interessarsi anche sperimentalmente di psicologia, fu promotrice della nascita e diffusione delle Bibliotechine rurali, con lo scopo di fornire libri di amena lettura alle scuole più disagiate di tutta Italia. L'attività delle bibliotechine continuerà dal 1950 anche attraverso la costituzione di un Centro di studi per la letteratura infantile" in collaborazione con Ada Marchesini Gobetti.
   

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