Sono gli animali i protagonisti del
quarto appuntamento di "Nel laboratorio dello studioso", il
ciclo di mostre che accompagna i visitatori dietro le quinte del
Museo Egizio, alla scoperta dell'attività scientifica condotta
dai curatori ed egittologi del Dipartimento Collezione e Ricerca
del museo. La nuova mostra, dal titolo "Gatti, falchi, anguille:
i bronzi votivi per mummie animali", debutta l'8 novembre e
ruota attorno a cinque piccoli contenitori di bronzo. Al centro
dell'esposizione: un gatto bronzeo che contiene ancora resti di
una mummia; un contenitore ancora sigillato e inscritto, simile
ad una cappella, su cui poggia un toporagno; e ancora i
contenitori di un falco, un geco e un'anguilla-serpente, che
contenevano mummie ormai perdute. Stele, statuette votive e
amuleti raffiguranti animali e dei compongono il resto
dell'esposizione.
Nata sulla scorta di un progetto di ricerca
interdisciplinare dell'Egizio, che mira a studiare
approfonditamente tutte le mummie animali e gli oggetti
correlati presenti nella collezione torinese, la mostra è stata
curata da Johannes Auenmüller, curatore del Museo, che ha
conseguito il dottorato di ricerca in Egittologia presso la Free
University Berlin e ha svolto ricerche sulla tecnologia della
fusione del bronzo all'Università di Bonn.
Sono previste due visite guidate da un'ora con il curatore
della mostra: la prima il 23 novembre e la seconda il 5 gennaio,
entrambe alle 16,30 e in lingua inglese. La partecipazione è
consentita a un massimo di 25 persone con prenotazione online;
il costo è di 7 euro a persona (escluso il biglietto
d'ingresso). La mostra si conclude il 9 gennaio 2022.
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