Dopo la denuncia per rissa aggravata
da parte dei carabinieri ora è stato anche emesso un "Daspo
Willy" per sei giovani tra i 24 e i 33 anni, italiani e albanesi
residenti tra Bra e Pomezia (Roma), protagonisti della maxi
rissa scoppiata nel centra Bra la notte di sabato 25 settembre e
diventata virale sui social dopo che il video degli scontri è
stato pubblicato su Twitter da Guido Crosetto. "Non è Caracas ma
il centro di Bra", era stato il commento dell'ex parlamentare
piemontese, tra i fondatori di Fratelli d'Italia.
Per un anno i sei giovani non potranno accedere a una serie
di locali pubblici del centro della cittadina in provincia di
Cuneo. In caso di violazione rischiano la reclusione da sei mesi
a 2 anni e una multa fino a 20 mila euro. Si tratta delle prime
misure del genere emesse in Italia: un Daspo particolare e
introdotto pochi mesi fa contro la "movida violenta", dopo
l'aggressione che portò all'omicidio di Willy Monteiro, 22 anni,
a Colleferro (Roma).
"Per un anno in sei dovranno stare lontani dai locali pubblici
del centro di Bra - ha spiegato il questore di Cuneo, Nicola
Parisi - Sono stati raggiunti da questo provvedimento inedito in
provincia: una nuova misura di prevenzione da poco introdotta,
non restrittiva della libertà personale".
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