Il Tribunale di Torino, questa
mattina, ha assolto l'ex senatore del Partito Democratico
Stefano Esposito dall'accusa di diffamazione nei confronti del
magistrato Livio Pepino. Il procedimento riguardava
un'intervista telefonica di Esposito alla trasmissione 'La
Zanzara' di Radio 24, il 13 gennaio 2014, dopo che il senatore,
da sempre a favore della Tav e già minacciato dall'ala più
oltranzista del Movimento, uscendo di casa aveva trovato tre
bottiglie molotov integre sul pianerottolo davanti alla sua
porta. Durante l'intervista Esposito aveva affermato che era
facile "individuare i mandanti morali delle molotov basta
leggere quelli che continuano a difendere questo modo di fare:
ci sono tanti libri contro la Torino - Lione, che giustificano
azioni violente. Per esempio Livio Pepino, ex capo di
Magistratura democratica, che invece di prendere le distanze
attacca Caselli che reprime questi fenomeni".
Pepino depositò in Procura una querela per diffamazione e
Esposito venne rinviato a giudizio. Il Senato gli riconobbe
l'immunità, ma un anno fa dopo che gli atti vennero inviati alla
Corte Costituzionale, il processo si era riaperto. Esposito,
difeso dall'avvocato Luca Cassiani, per il giudice Annalisa
Falconi "non è punibile ai sensi dell'articolo 68 della
Costituzione".
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