"Il settore auto resta in grave
difficoltà. A Torino c'è addirittura chi pensa, se non
arriveranno commesse, di dedicarsi all'assemblaggio dei
monopattini. Non è una notizia ufficiale, quindi non facciamo
nomi, ma è un segnale preoccupante. Una situazione paradossale".
Lo ha detto Edi Lazzi, segretario generale della Fiom torinese,
che ha presentato la quindicesima festa dei metalmeccanici Cgil,
in programma due giorni, venerdì e sabato, presso la Società
Operaia di Beinasco.
Lazzi ricorda i numeri della crisi torinese: 370 fabbriche
metalmeccaniche chiuse in dieci anni e 32.000 posti di lavoro
persi, almeno 5.000 nelle fabbriche Stellantis. "Ci sono nel
gruppo 1.800 lavoratori interessati all'esodo incentivato, il
45% a Torino. Gli stabilimenti Stellantis si stanno svuotando",
spiega il segretario della Fiom torinese. "Abbiamo ottenuto
dalle istituzioni la presa di coscienza del problema ed è nato
un tavolo che ora deve portare a qualche risultato, non solo con
la fabbrica di microchip. Può essere una strada, ma soprattutto
dobbiamo mantenere quanto abbiamo. Bisogna riuscire a parlare
con Tavares e convincerlo della bontà delle nostre doti e del
territorio".
Alla festa ci saranno Francesca Re David, segretaria
nazionale Fiom, il responsabile del settore auto Michele De
Palma, la segreteria della Camera del lavoro di Torino, Enrica
Valfrè.
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