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Museo Egizio: Crippa assolto in appello per video sui social

Museo Egizio

Museo Egizio: Crippa assolto in appello per video sui social

Deputato Lega ha esercitato diritto di critica politica

TORINO, 26 luglio 2021, 15:47

Redazione ANSA

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La Corte d'Appello di Torino, sezione civile, con sentenza del 22 giugno scorso, ha integralmente riformato la sentenza di primo grado che aveva condannato il deputato e vicesegretario della Lega Andrea Crippa a risarcire il Museo Egizio per un video pubblicato sui social nel 2018. Crippa, pertanto, non dovrà alcun risarcimento al Museo.
    La "provocazione" dell'esponente leghista contenuta nel video - una telefonata in vivavoce all'Egizio per ottenere informazioni su eventuali agevolazioni in corso - era nata come protesta all'iniziativa della Fondazione che prevedeva per chi parlava in lingua araba biglietti per due persone al prezzo di uno.
    La sentenza della Corte d'Appello di Torino, ispirandosi ai principi costituzionali posti a tutela del diritto di critica politica - ha evidenziato, in una nota, l'avvocato Davide Perrotta, legale del deputato - ha, a chiare lettere, riconosciuto che l'onorevole Crippa ha "legittimamente esercitato il proprio diritto di criticare l'iniziativa di un'importante e prestigiosa agenzia culturale cittadina avente, proprio per questo, un oggettivo impatto sociale e lato sensu politico".
    La sentenza ha altresì riconosciuto che il linguaggio utilizzato dall'onorevole Crippa è stato "di certo mai offensivo, ingiurioso e turpiloquiale, nel legittimo esercizio del diritto di critica politica", condividendo la precedente decisione del Gip di Torino, che, nell'archiviare il procedimento penale sollecitato dal Museo, ha negato che la condotta dell'onorevole Crippa "sia mai trasbordata nell'offesa 'personale' e gratuita ai danni della Fondazione", affermando, anzi, che l'on. Crippa ha portato avanti la propria iniziativa "senza mai superare il perimetro dell'esercizio del diritto di critica".
   

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