Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccise padre violento: la madre, ci ha salvato la vita

Uccise padre violento

Uccise padre violento: la madre, ci ha salvato la vita

.Il delitto nell'aprile 2020. Giovane è imputato di omicidio

TORINO, 23 luglio 2021, 15:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Alex ci ha difesi e ci ha salvato la vita. Se non fosse per lui non sarei qui". E' quanto ha detto oggi Maria Caiola, moglie di Giuseppe Pompa, il 52enne ucciso a coltellate dal figlio il 30 aprile 2020. L'occasione è stata la ripresa del processo, a Torino, dove il giovane è imputato di omicidio.
    "Mio marito - ha detto la donna - era un violento, malato di gelosia al punto che mi chiamava in continuazione mentre mi trovavo a lavoro e mi spiava". Maria ha rievocato dieci anni di violenze e maltrattamenti. "Non ho mai denunciato il suo comportamento perché avevo paura delle conseguenze. Aveva bisogno di un aiuto psicologico". Secondo la donna Alex durante il lockdown ha patito particolarmente le sfuriate quotidiane, mentre il fratello Loris andava a lavorare. "Alex faceva lezione in Dad e lui dall'altra stanza urlava".
    In aula sono state ascoltate le registrazioni, realizzate dai figli nel corso degli anni, delle liti.
    "La sera del 30 aprile - ha raccontano con la voce rotta dalle lacrime - gli ho detto che volevo separarmi e lui è andato su tutte le furie. Sentivamo dentro di noi che lui ci avrebbe ammazzato. Era una furia, una litigata peggiore del solito. Mi sono allontanata e sono andata in bagno per struccarmi. Ho sentito che mio marito urlava 'Fatevi sotto', e ho sentito che si azzuffavano".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza