Torino non può superare da sola le
difficoltà che attraversa e chiede maggiore attenzione da parte
del governo, in particolare per il settore automotive. E' questa
la richiesta di tutte le forze economiche e sociali del
territorio, che Il presidente della Regione Piemonte, Alberto
Cirio, e la sindaca di Torino, Chiara Appendino, porteranno al
premier Mario Draghi nell'incontro del 27 luglio a Roma. Oggi
Cirio e Appendino ne hanno parlato, in videoconferenza, con gli
industriali, la Camera di Commercio, i sindacati.
"Al presidente del Consiglio - spiega Corrado Alberto,
presidente dell'Api - Torino dirà chiaramente delle forti
criticità che vive e che non può essere considerata alla stregua
delle altre città del nord. Stiamo affrontando la difficile
transizione del settore dell'auto e gli effetti della mancanza
di politiche industriali efficaci dedicate al comparto e al
territorio. E' ineludibile il fatto che qui a Torino
l'industria dell'auto debba continuare a esistere e svilupparsi.
Ed è necessario fare in modo che qui non si pensi solo a
produrre auto di alta gamma, ma che vengano fatti investimenti
anche su altri segmenti di mercato. Così come è necessario
valorizzare anche i comparti aerospaziale, della logistica e
dell'alimentare".
"Torino deve affrontare una crisi che viene da lontano e non
è mai finita, a cui si aggiungono il cambio di proprietà di
Stellantis e la rivoluzione tecnologica in corso. Abbiamo
bisogno di nuovi strumenti e impegni del governo, non di un
incontro di consolazione. Torino e il Piemonte possono essere
un'opportunità per il Paese", sottolinea Giorgio Airaudo,
segretario generale della Fiom Piemonte. "Il Piemonte vive una
situazione di forte disagio, il governo deve mettere a punto un
piano specifico che utilizzando le risorse Pnrr dia nuovo
slancio alla regione" aggiunge Gianni Cortese, segretario
generale della Uil Piemonte.
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