Monopattini e biciclette senza
regole a tutta velocità sotto i portici. E gli incidenti
aumentano. È l'allarme lanciato a Torino da via Sacchi, dove
davanti alla storica pasticceria 'Pfatisch', a pochi passi da
Porta Nuova, si sono ritrovati il professore Alessandro Massè,
direttore di ortopedia al CTO, il medico legale Andrea De
Nicolò e l'ingegnere Roberto Bergantin perito della Procura, in
un incontro promosso dallo studio di avvocati 'Ambrosio e
Commodo' sui rischi procurati dai due simboli della mobilità
leggera.
"Da alcuni mesi - dice Francesco Ciocatto titolare di
Pfatisch - il problema si è ingigantito. Passano a tutta
velocità e assistiamo a continui incidenti, con il rischio
soprattutto per i bambini".
Nonostante la vicina pista ciclabile il porticato resta il
percorso preferito, come se non ci fossero divieti. "Registriamo
- evidenzia Massè - un aumentato di traumi sia da cadute che da
investimenti, che possono portare, se la vittima è anziana, a
danni gravi se non addirittura permanenti. I traumi maggiori
sono ai polsi e gomiti ma dobbiamo affrontare anche fratture
massiccio facciale." Molto pericolosa è "l'alta velocità dei
rider che continuamente passano di qui, ad ogni ora".
Gli avvocati Renato e Ludovica Ambrosio si stanno
interessando alla materia e hanno rilevato "un vuoto nella
normativa" in particolare per quanto riguarda i monopattini.
"L'unica presente - spiega Ludovica Ambrosio - è quella nel
mille proroghe in cui vengono equiparati alle bici. Infatti i
proprietari dei mezzi non sono tenuti ad assicurare i veicoli
che non hanno targa e sono anonimi. Solo le società di sharing
sono obbligati ad essere assicurati. I privati no". "Ci stiamo
occupando degli incidenti in sede risarcitoria, perché non è
accettabile che questi eventi avvengano sotto i portici, luoghi
che dovrebbe essere sicuri, dove è vietato passare con i mezzi",
conclude Renato Ambrosio.
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