Cantine vinicole, ristoranti,
alberghi, negozi e Comuni alleati per preparare i territori del
Ruchè docg al turismo del dopo pandemia. Sono gli obiettivi
dell'iniziativa di promozione territoriale coordinata
dall'Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato.
Oltre alle 22 cantine del Ruchè associate, ad aderirvi sono
stati tutti i sette comuni della docg (Castagnole Monferrato,
Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e
Viarigi), che cofinanzieranno l'investimento di 60mila euro per
un'attività ad ampio spettro.
"Il progetto - spiega Luca Ferraris, presidente
dell'associazione - avrà elementi innovativi, come la
formazione su misura one to one, che permetterà ad ognuno dei 60
attori di mettere a punto un'offerta enoturistica ottimale. Il
tutto sarà messo in rete grazie a rapporti con tour operator e
cartellonistica dedicata"
Il progetto" è sviluppato da Agricola Multimedia e Love
Langhe Tour, in collaborazione con il Consorzio Tutela Barbera
d'Asti e Vini del Monferrato. "Siano felici di appoggiare un
progetto innovativo, che dimostra il dinamismo di una realtà
bella e in continua ascesa come quella del Ruchè di Castagnole
Monferrato - afferma il presidente del Consorzio Filippo
Mobrici. - Ben vengano queste iniziative che coinvolgono i
produttori in prima persona con l'obiettivo di creare un modello
di promozione virtuoso che, magari, potrà essere da riferimento
per altri territori».
Il progetto avrà durata biennale è vedrà la creazione di
contenuti multimediali e analogici, lo sviluppo di segnaletica
dedicata, la consulenza individuale a cantine, strutture
ricettive, ristoranti e negozi) . Infine saranno elaborate
proposte turistiche ad hoc.
L'Associazione Produttori di Ruché rappresenta 22 aziende e
25 produttori, la produzione è di circa un milione di bottiglie.
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