Anche in Italia da oggi gli
appassionati di natura, escursionisti, ambientalisti e
cacciatori, grazie a una nuova app gratuita - iMammalia -
possono partecipare alla ricerca scientifica sui mammiferi
selvatici, inviando foto di avvistamenti e incrociando i propri
dati raccolti con quelli di ricercatori e altri cittadini. Dopo
Spagna, Germania, Polonia e Croazia, come è stato illustrato
oggi in un incontro promosso dall'Università di Torino, anche
l'Italia è infatti entrata nel progetto MammalNet, promosso
dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food
Safety Authority, Efsa), e coordinato in Italia dalle Università
di Torino e Sassari. L''obiettivo è di monitorare e conservare i
mammiferi selvatici europei tramite il coinvolgimento dei
cittadini e l'uso dell'innovativa app.
L'app include guide per identificare le diverse specie e
può memorizzare tutte le osservazioni in modo da fornire un
registro dettagliato per aiutare a creare il prossimo Atlante
Europeo dei Mammiferi. "Un modo - spiega Ezio Ferroglio, docente
di Scienze Veterinarie all'Università di Torino - per affrontare
insieme ai cittadini alcune delle sfide ambientali attuali come
i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, le zoonosi
e le malattie emergenti legate alla fauna selvatica. I mammiferi
selvatici influenzano anche la trasmissione di malattie che
colpiscono bestiame ed esseri umani. Una buona comprensione
della loro distribuzione può aiutare a prendere decisioni basate
su dati oggettivi, con l'obiettivo di ridurre il rischio di
trasmissione".
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