Dagli esemplari più particolari
legati alla storia degli ultimi zar di Russia, alla fortuna
collezionistica di questi "mirabili gioielli" e alle curiosità
collegate. Le uova di Fabergé saranno oggetto il primo aprile
alle 18, sulla piattaforma Zoom, di un incontro con lla storica
delle arti decorative Carla Cerutti. E' il regalo pasquale on
line del Museo della Ceramica di Mondovì.
"Il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di
disegni o dediche, in segno di speranza e resurrezione, è
correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo. La conferenza
sulle Uova Fabergé e sulle loro stupefacenti sorprese - dice
Andreina d'Agliano, presidente del Momuc - vuole essere un
augurio di Buona Pasqua a tutti gli amici del Museo della
Ceramica di Mondovì".
"Il tema della conferenza - spiega Carla Cerutti - sarà
illustrare gli esemplari più particolari, legati alla storia
degli ultimi Romanov, come il Primo Uovo con gallina, l'Uovo
dell'Incoronazione o quello dei Mughetti (tutti appartenenti
alla collezione Vekselberg), piuttosto che l'Uovo della
Transiberiana (Palazzo dell'Armeria, Cremlino, Mosca) o l'Uovo a
mosaico (Londra, Royal Collection), indagare la fortuna
collezionistica di tale singolare produzione e le curiosità a
essa collegate, come la produzione parallela eseguita da Fabergé
tra il 1898 e il 1904 per il nobiluomo russo Alexander Kelch, in
più occasioni confusa con quella imperiale". Il primo uovo
"pasquale" di Fabergé fu commissionato all'illustre orafo della
Corte imperiale russa nel 1885 dallo zar Alessandro III per la
moglie, l'imperatrice Maria Fëdorovna: si trattava di un uovo
d'oro rivestito in smalto bianco opaco che celava un tuorlo,
anch'esso in oro, contenente a sua volta una gallinella d'oro.
All'interno, una copia in miniatura della corona imperiale che
custodiva un piccolo pendente di rubino a forma d'uovo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA