L'incontro, in videoconferenza,
sul progetto Italcomp convocato per domani dalla Prefettura di
Torino, non ci sarà. Alla riunione, rinviata dal 20 al 26
gennaio, avrebbe dovuto essere presente - secondo quanto
riferiscono i sindacati - il sottosegretario al Mise Alessandra
Todde, Il progetto Italcomp per la nascita del terzo polo
europeo di compressori per l'industria del freddo interessa
l'Embraco di Riva di Chieri e l'Acc di Belluno, Non è ancora
partito perché continua ad aspettare l'autorizzazione della
Commissione Europea.
"E' grave che il tavolo non sia stato ancora convocato. E'
urgente un'accelerazione da parte del Mise perché vogliamo
capire cosa sta succedendo. Vogliamo sapere se lo stabilimento
di Belluno, che fa da locomotiva a quest'operazione, è in
sicurezza o rischia il tracollo", spiega Ugo Bolognesi della
Fiom torinese."Siamo preoccupati per l'annullamento inatteso
dell'incontro", affermano Luigi Paone, segretario generale Uilm
Torino, e Vito Benevento, segretario organizzativo Uilm Torino.
"A distanza di sei mesi dall'annuncio del Mise su un potenziale
'salvataggio' dei 400 lavoratori ex Embraco di Riva di Chieri e
dei 300 di Acc di Belluno il ministero smentisce se stesso. E'
la conferma che il piano di rilancio con il progetto Italcomp è
ancora aleatorio. A luglio 2021 scadranno gli ammortizzatori
sociali per i lavoratori ex Embraco e, nel giro di qualche
settimana da oggi, il curatore fallimentare potrebbe avviare le
procedure di licenziamento collettivo. Il Governo dimostra
ancora una volta la propria inaffidabilità. E' ancora più
urgente un incontro con il Mise".
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