La Pininfarina Engineering va
avanti sulla sua strada e non sospende la procedura di
licenziamento. Lo ha ribadito nell'incontro di oggi in Regione.
Un gruppo di lavoratori ha manifestato in piazza Castello.
La cassa integrazione è stata rifinanziate per il 2021 e il
2022 e l'azienda ha portato l'incentivo all'esodo da 6.000 a
16.000 euro lordi ma con "un accordo tombale" tra lavoratori e
azienda, che non permetterebbe più di impugnare i licenziamenti.
I reintegri previsti sono 60, dei quali soltanto 20 verranno
riassunti presso la Pininfarina di Cambiano.
Intanto - secondo i dati forniti dall'azienda - è sceso con
qualche dimissione da 135 a 127 il numero dei lavoratori che,
dopo la messa in liquidazione del ramo d'azienda Pininfarina
Engineering, rischiano di perdere il lavoro. Dieci sono
dirigenti o dipendenti che possono andare in pensione. I
sindacati non sono soddisfatti. "Ho chiesto di riconvocare il
tavolo perché la proposta è assolutamente insufficiente, ci sono
pure elementi non legali in questa vicenda anche perché
l'attività non è realmente cessata. È necessario fermare il
conto alla rovescia della procedura di licenziamento anche per
valutare la possibilità di utilizzare la cassa Covid", spiega
Ugo Bolognesi, responsabile Pininfarina per la Fiom Cgil.
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