Cinquantacinque giorni di quasi
'non vita', ad affrontare qualcosa di inaspettato e sconosciuto.
Sono quelli raccontati in 'Nella bolla del virus. Cronache dalla
vita sospesa', libro scritto per le Edizioni Neos da Ottavio
Davini, medico ospedaliero, radiologo primario alle Molinette,
dove aveva ricoperto anche l'incarico di Direttore sanitario, da
poco in pensione e già autore di diversi romanzi e racconti.
In questa sua nuova opera, Davini racconta la sua esperienza
nei mesi della prima ondata Covid, 55 giorni "di spaesamento,
condivisione delle emozioni e dei pensieri, di bisogno di
tentare una quotidianità, di comprendere i fatti e dare al
dramma un senso che vada al di là di questa epidemia". La sua
viene definita "una testimonianza generosa, un diario
profondamente personale e nello stesso tempo fortemente
partecipe della tragedia comune".
Con il filtro della sua esperienza Davini ragiona sul virus,
l'umanità, il Paese, la politica, il mondo, racconta giorni
scanditi dall'incalzare dei numeri, dei malati, dei morti, dei
guariti, mentre da 'fuori' arrivano "notizie vere e false,
opinioni fondate e stupidaggini che si intrecciano
nell'assordante rumore di fondo che tutti abbiamo sperimentato".
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