Sul bilancio dell'annata agraria in
Piemonte, positivo nell'insieme per le produzioni vegetali,
pesano gli effetti della pandemia che ha colpito il comparto
zootecnico, con prezzi in flessione per polli, suini, latte e
carne di razza Piemontese, e quello vitivinicolo, penalizzato
dal calo della domanda e dal conseguente aumento delle giacenze.
E' quanto risulta dal dossier presentato da Confagricoltura
Piemonte.
Prezzi in rialzo per i cereali, ma "non ancora a livelli
ottimali, cali produttivi per il grano tenero, -10-15% rispetto
all'annata 2019, e l'orzo, che in alcune zone ha perso il 30%,
produzione viceversa abbondante per il mais, oltre 13,5 milioni
di quintali. L'alluvione di inizio ottobre ha danneggiato le
risaie, -10/15%, ma il raccolto è di buona qualità e i prezzi
soddisfacenti.
Nel comparto frutticolo produzioni in calo, fino al 40% in
meno rispetto al 2019, per pesche e nettarine, con qualità e
prezzi soddisfacenti. Bene albicocche e susine, mentre le
coltivazioni di kiwi continuano a essere alle prese con
problemi fitosanitari e i danni da gelo primaverile hanno
ridotto la produzione. Ottima la vendemmia, con produzioni nella
media e qualità eccellente, soprattutto per i vini rossi.
Nel comparto zootecnico, la relazione annuale di
Confagricoltura evidenzia il calo del 9,6% registrato a
settembre del prezzo delle carni avicole; per il latte alla
stalla il prezzo ha perso il 20-25%, ma il calo più vistoso è
per i bovini di razza Piemontese, -40% all'ingrosso:
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