"Serve uno scatto, un momento forte
per interrogarsi sul futuro della nostra città, un progetto di
cultura unitario e identitario. Io penso a una grande fiera
universale
sulla Torino del futuro, a un momento condiviso di orgoglio
torinese'". A lanciare la proposta è l'artista Ugo Nespolo,
intervistato da Guido Barosio sul numero di Torino Magazine
Autunno 2020 da oggi in edicola.
"L'obiettivo - spiega Nespolo - è fare il punto, partendo
dalla nostra storia per guardare avanti. Occorre riproporre e
ripresentare le nostre eccellenze artistiche di ogni epoca,
raccontandole, valorizzandole e, soprattutto, mettendole in
connessione col futuro, creando un ponte attraverso i secoli e
le generazioni. Dalla consapevolezza delle
nostre radici, della nostra storia, si può ripartire guardando
avanti, immaginando quello che ci aspetta e cosa vogliamo".
Secondo Nespolo, "alle istituzioni manca la capacità di
circondarsi di intellettuali. Di creare un gruppo, una
squadra, selezionata sulla base delle competenze. E poi questo
gruppo deve essere libero di progettare, di valutare, arrivando
a una sintesi, alle idee da sviluppare, al progetto"
Nell'intervista Nespolo invita anche "a smetterla con la
logorante rivalità" tra Torino e Milano: "Le due città - osserva
- sono completamente differenti, come dimensioni e come levatura
finanziaria, ma sono vicinissime e perfettamente integrabili.
Qualcuno si scandalizza per la frase ''orino può diventare il
distretto culturale di Milano', a me vien da dire: 'Magari!'".
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