Nuovo allestimento per il Museo
della Radio e della Tv della Rai di Torino, trasformato in una
sorta di studio televisivo per raccontare oltre cent'anni di
storia d'Italia. Tanti i cimeli, come il trespolo di Portobello,
la poltrona verde di Quelli che il calcio, la cabina di
Rischiatutto e gli arredi di Arrivi e Partenze, una delle prime
trasmissioni Rai condotta da Mike Bongiorno all'inizio degli
anni Cinquanta. E ancora microfoni, foto, filmati, radio
storiche e macchine da presa. Il tutto a vista, senza vetrine.
Un atto di fiducia nei confronti del visitatore, per farlo
sentire come a casa.
Realizzato dallo scenografo Fabrizio Serralungo, il nuovo
allestimento è all'insegna del blu, il colore iconico della Rai.
L'idea di rinnovare il museo è maturata durante il lockdown, nel
corso di una serie di incontri su zoom tra il direttore del
museo Alberto Allegranza e i direttori del Centro di Produzione
Rai di Torino e della Tgr Piemonte, Guido Rossi e Tarcisio
Mazzeo.
Il museo, gratuito come sempre, riapre al pubblico il 26 e 27
settembre con visite guidate e in pieno rispetto delle norme
Covid.
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