La vendemmia 2020 rispetta le date
tradizionali, la qualità delle uve è "molto buona", in Piemonte
le previsioni sono di 2,7 milioni di ettolitri di vino, +5%
rispetto all'anno scorso. E' il quadro fatto dalla Coldiretti
regionale.
Le uve per l'Alta Langa sono già in cantina, la vendemmia
continua con la raccolta delle uve Moscato, Arneis, Chardonnay,
Erbaluce, Gavi, Timorasso e proseguirà con Dolcetto, Barbera e
Nebbioli, per concludersi entro la prima metà di ottobre.
"Se per qualità si prospetta un'ottima annata a intimorire è
l'export - commentano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti
Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale - segnato
dalla pandemia che ha messo in crisi soprattutto il canale
Ho.Re.Ca. dove i nostri pregiati vini trovavano, solitamente,
gran parte del loro mercato. Il vino piemontese, proprio per le
sue elevate qualità, era particolarmente richiesto in Cina,
Giappone, Stati Uniti e Gran Bretagna".
"Il Covid ha, quindi, inasprito problematiche commerciali -
proseguono Moncalvo e Rivarossa -relative alla minaccia,
fortunatamente sfumata poco prima di Ferragosto, dei nuovi dazi
USA e all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. Certo,
quella di quest'anno è una vendemmia insolita, influenzata dalle
misure di sicurezza anti-contagio e dalle difficoltà di
spostamento degli stagionali agricoli stranieri, a causa del
vincolo della quarantena per i Paesi più a rischio. Per questo
abbiamo chiesto alla Regione la possibilità di attuare la
'quarantena attiva' che possa semplificare l'iter delle imprese
agricole che hanno ormai il tempo contato per procedere ed
ultimare la raccolta".
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