"I campi nomadi vanno superati.
Quello spazio era il simbolo di un qualcosa che non deve
esistere in una città". La sindaca di Torino Chiara Appendino
parla così, in Consiglio comunale, del campo di via Germagnano,
sgomberato definitivamente a fine agosto "dopo 20 anni di roghi,
manifestazioni, fiaccolate, tensione sociale di difficile
gestione. Quel campo non c'è più, e non è un'operazione fatta in
3 giorni, ma il lavoro di 4 anni - sottolinea la prima cittadina
- che ha coinvolto tanti soggetti e che non si può non definire
un successo, non per Appendino ma per la città".
Opinione non condivisa dalle opposizioni, in particolare
dall'assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca che
esprime "incertezza sul successo e la durata di questo
intervento". Ricca contesta ad esempio la scelta
"assistenzialista della Città, che ha ha portato sì a un attuale
superamento del campo di via Germagnano ma ha distribuito nel
resto della città un discreto numero di ex occupanti che hanno
preso i soldi e continuare a vivere nell'abusivismo". A questo
proposito Appendino osserva che "è possibile che qualcuno non
rispetti i patti e nostro compito è monitorare e intervenire,
cosa che stiamo facendo".
Per gli occupanti di via Reiss Romoli sono già partite le
denunce.
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