Prendevano di mira gli
anziani, li ingannavano spacciandosi per membri delle forze
dell'ordine o di società erogatrici di servizi, e arrivavano a
stordire le vittime con gas al peperoncino per derubarle dei
risparmi e di altri oggetti di valore: a mettere a segno i
colpi, tra Emilia e Piemonte, due persone identificate dopo
indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Reggio
Emilia e arrestate nel corso di un'operazione scattata oggi
all'alba nel Torinese, anche in collaborazione coi colleghi
piemontesi.
I truffatori inducevano gli anziani a prendere denaro e oro
convincendoli che per acqua contaminata o perdite di gas
dovessero metterli al sicuro, "in frigorifero". Una vittima
reggiana è stata privata anche della fede nuziale della defunta
moglie. Nel corso delle attività i carabinieri hanno recuperato
refurtiva per un valore di oltre 50mila euro. Tra il materiale
sequestrato l'auto per i colpi con targhe clonate, attrezzi da
scasso, pettorine con la scritta 'polizia locale' e perfino
disturbatori di frequenze per cellulari, per impedire agli
anziani di chiedere aiuto, e un apparato radio sintonizzato
sulle frequenze di Polizia e Carabinieri. I dettagli saranno
comunicati in una conferenza oggi alle 11 dai vertici dell'Arma
reggiana.
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