Assemblee, trattative, riunioni dei
delegati, volantinaggio, elezioni delle Rsu: per consentire
l'attività sindacale in sicurezza e garantire i diritti anche ai
tempi del Covid la Fiom Piemonte ha messo a punto un protocollo
che analizza gli scenari e indica, sulla base delle normative in
vigore, le misure necessarie. Il testo "Valutazione del rischio
e scenari per un protocollo sull'attività sindacale presso i
luoghi di lavoro", presentato in una videoconferenza, è stato
definito con i medici Annalisa Lantermo e Ivo Pavan.
"E' il primo protocollo in Italia. Lo stiamo presentando in
via informale alle Unioni Industriali del Piemonte e lo
condivideremo con le altre organizzazioni sindacali. Vogliamo
contribuire alla lotta all'epidemia senza sopprimere le libertà
dei lavoratori", spiega Giorgio Airaudo della Fiom Piemonte. "In
questi mesi - aggiunge Airaudo - non si è fatta attività
sindacale, è stato tutto caricato sui delegati, le assemblee si
sono quasi fermate tranne dove c'erano situazioni di emergenza.
Ci sono state notevoli difficoltà, molte riunioni si sono svolte
attraverso piattaforme, ma poterle fare in presenza è
fondamentale".
"Noi non sappiamo cosa succederà dal punto di vista
sanitario in autunno. Dobbiamo evitare due errori, non fare più
l'attività sindacale e scivolare verso una sottovalutazione dei
problemi sanitari", dice Vittorio De Martino, segretario
generale della Fiom Piemonte.
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