"Apprendiamo dai media che i
carabinieri avrebbero svolto, a partire dal 4 maggio, 32
ispezioni in aziende della provincia di Torino per verificare le
misure di sicurezza anti-contagio da Covid. A parte il fatto che
le imprese iscritte alla camera di commercio sono 270 mila, è
bene ricordare che la Gdf nella fase 1 aveva svolto circa 900
controlli, quasi tutti 'a distanza', al solo scopo di verificare
l'appartenenza delle aziende controllate alle filiere cosiddette
'essenziali'". Lo afferma Federico Bellono, responsabile salute
e sicurezza della Cgil Torino.
"E gli Spresal e gli Ispettorati del lavoro? Quanti controlli
sono stati complessivamente eseguiti? C'e stato un effettivo
coordinamento da parte della Prefettura? La sensazione - dice
Bellono - è che quando la sicurezza avrebbe dovuto essere
verificata prima di ogni altra cosa ci si sia concentrati su
altro, anche comprensibilmente, come le case di riposo, e che
ora i controlli avvengano comunque con il contagocce. D'altronde
siamo ancora in attesa di avere riscontri diretti alle nostre
segnalazioni, anche a quelle più recenti, come pure ci era stato
assicurato dal Prefetto di Torino. Purtroppo questo vuoto di
informazioni è ben rappresentato dal fatto che la cabina di
regia della Prefettura, formata dai firmatari del Protocollo per
la sicurezza nei luoghi di lavoro, nonostante i solleciti, non
sia più stata riunita da oltre un mese. E quando si parla di un
piano con il coinvolgimento del sindacato, francamente non si
capisce a cosa ci si riferisca".
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