Tre anni fa ha perso la mano destra
in un incidente di lavoro ma ora, grazie a una protesi di ultima
generazione, può tornare a stringere gli oggetti e persino a
guidare la moto, la sua grande passione. "E' una sensazione
bellissima, emozionante", racconta Marco Bucci, 33enne di Ivrea
(Torino). "D'ora in poi potrò tornare a utilizzare entrambi gli
arti - aggiunge - e affrontare la mia routine come prima".
La storia di Marco, all'epoca macellaio, inizia in un giorno
qualsiasi di lavoro del 2017. "Stavo tritando la carne e
all'improvviso anche la mia mano è finita tra le lame - ricorda
- Ho avuto la tempestività di spegnere la macchina, ma il danno
era stato fatto". Portato all'ospedale di Ivrea, e poi al Maria
Vittoria di Torino, un complicato intervento dell'equipe guidata
da Giorgio Merlino riesce a salvargli solo il pollice.
"E' stato un periodo durissimo, ma non sono uno che si
abbatte", spiega Marco, a cui pochi giorni fa Officina
Ortopedica Maria Adelaide di Torino gli ha applicato la protesi
I-Digits, in fibre di carbonio e a controllo mio-elettrico.
Interamente finanziata dall'Inail, la mano bionica gli consente
di fare 12 movimenti diversi. "Devo fare molta pratica per
utilizzarla al meglio - conclude - ma non c'è addestramento più
soddisfacente di questo".
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