Con la primavera i
pipistrelli tornano nell'abbazia di Staffarda, nel Cuneese, sito
di interesse comunitario (Sic) e habitat di una delle più
importanti colonie in Europa dei chirotteri, questa volta con
una preoccupazione, immotivata secondo gli esperti, legata alla
diffusione del Coronavirus nella quale questi mammiferi
avrebbero potuto avere un ruolo. L'Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale di Roma (Ispra) ha redatto un
testo volto per dare la corretta informazione del pubblico nel
quale si legge, tra le altre cose, che "nessun Coronavirus
potenzialmente dannoso per l'uomo è stato isolato in Italia o in
Europa" nei pipistrelli" e la prossimità di pipistrelli
all'uomo, come ad esempio quella che si realizza in presenza di
colonie di questi mammiferi in aree abitate, non pone rischi di
trasmissione di SARS-CoV-2.
"Puntualmente in questo periodo - precisa Mara Calvini,
tecnico del Parco del Monviso - ,arrivano a Staffarda 1.200
femmine di due specie di chirotteri: sono esemplari di
Vespertilio maggiore e Vespertilio minore".
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