Il "no gentile", non emblema di rassegnazione bensì atto di coraggio, è il fulcro tematico intorno al quale ruota la 14/a edizione di Torino Spiritualità (26-30 settembre). Scelto mesi fa in omaggio allo scrivano Bartleby del celebre racconto di Herman Melville, si ritrova ora a "calzare a pennello l'attualità". Alla presentazione del programma, al Circolo dei Lettori di Torino, lo hanno ripetuto tutti. A partire dal nuovo presidente del Circolo, Massimo Bray.
"Per dire no alla rassegnazione - ha detto Bray - ci vuole coraggio. E ce ne vuole per dire no alla paura, oggi molto diffusa nel Paese. E ancora ce ne vuole per dire no all'individualismo e alla cancellazione della verità".
Il programma, come di consueto ricchissimo, spazia dal diavolo ('lo spirito che dice sempre no' è l'epiteto con cui Mefistofele si presenta a Faust nel capolavoro di Goethe) alle storie di vite non allineate, dai ribelli nei libri ai "no grazie degli attuali "tempi opachi". Il tutto fra Torino, Alba, Novara e Verbania.
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