"Manca il tempo per una riforma del
processo d'appello? Quando le cose si vogliono fare, si fanno.
Il lodo Alfano su approvato dalle Camere in poche settimane".
Così il segretario generale di Magistratura indipendente,
Antonello Racanelli a margine del congresso nazionale oggi a
Torino, risponde al ministro Andrea Orlando, che ieri aveva
detto che in questa legislatura sarebbe stato difficile
intervenire.
Al centro della questione c'è la proposta di Mi di abolire il
cosiddetto divieto di 'reformatio in pejus', l'impossibilità di
aumentare le pene ai condannati nel processo di appello in caso
di impugnazione del solo avvocato difensore. "L'abolizione - ha
spiegato - e' una misura che permetterebbe di ridurre il carico
di ricorsi: molti di essi, infatti, vengono presentati solo per
beneficiare della prescrizione"."Se la politica vuole ottenere
una cosa - ha concluso - la ottiene. Evidentemente non c'è la
volontà. E non necessariamente per volontà del ministro".
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