Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cercano prendere eredità, due in manette

Cercano prendere eredità, due in manette

Nuovi guai per il 'reuccio di Santena' e un suo complice

TORINO, 08 febbraio 2016, 13:21

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuovi guai giudiziari per Vincenzo D'Alcalà, 59 anni, noto come il 'reuccio di Santena', una condanna definitiva a sei anni e dieci mesi per rapina, estorsione e usura. Un'ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata nel carcere di Cuneo, dove è detenuto. E' accusato con Francesco Rossi, anche lui già in carcere per bancarotta fraudolenta e riciclaggio, di essersi impossessato dell'eredità di due coniugi residenti a Santena e morti nel 2011.
    Per il pm Roberto Furlan, che ha coordinato le indagini, i due sarebbero entrati in possesso di un carnet di assegni dei defunti con i quali hanno acquistato la quota - un milione di euro - di una società con sede in Svizzera. Gli assegni, una volta all'incasso, sono risultati scoperti e la società elvetica, in realtà riconducibile a Rossi, ha emesso una serie di decreti ingiuntivi nei confronti del curatore dell'eredità.
    D'Alcalà e Rossi sono così entrati in possesso di un paio di immobili, che sono stati sequestrati, e di un'auto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza