"Stop ai partiti e alle liste
patacca. Basta ingannare la persone". Lo afferma Michele
Coppola, assessore alla Cultura della Regione Piemonte e vittima
sulla sua pelle delle 'liste civetta', nel 2011, quando da
candidato a sindaco di Torino per il Centrodestra le "liste
patacca" presero quasi 16 mila voti (oltre 14 mila solo la lista
civica Domenico Coppola Sindaco).
"È una questione di regole e trasparenza - aggiunge -. Non si
possono ammettere al voto i professionisti dell'imbroglio, che
inquinano l'esercizio del voto, ingannando gli elettori. La
politica deve passare da pulizia, trasparenza e fiducia,
principi che spesso sono traditi. E' ormai irrinunciabile
affrontare il tema delle liste fasulle create da professionisti
della finzione, solo per ingannare i cittadini, in occasione del
voto.
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