Con la sua decisione di
bloccare X in Brasile, il giudice della Corte suprema (Stf),
Alexandre de Moraes, "ha superato i limiti": lo sostiene l'ex
membro della Stf, Marco Aurélio Mello.
"Restringere la libertà di comunicazione con qualsiasi mezzo
è un passo troppo lungo", ha aggiunto il togato, secondo cui il
provvedimento non poteva essere preso solo dal primo collegio
della Corte suprema, formato da cinque giudici, ma doveva essere
analizzato dalla plenaria, formata da tutti gli undici
componenti della Stf.
"Sono rimasto stupito. Viviamo in tempi strani", ha aggiunto
Mello, che vede come una "misura estrema" l'eventuale
impeachment di Moraes, promosso dall'opposizione al governo del
presidente progressista Luiz Inacio Lula da Silva.
"Non vedo come sbarrare la strada al giudice Moraes. È il
collegiale che deve agire", ha sottolineato l'ex magistrato.
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