Una cartella clinica elettronica
che permetterà di migliorare la qualità dell'assistenza fornita
ai pazienti neonatali e pediatrici, in particolare a quelli che
necessitano di cure intensive o trattamenti complessi di tipo
sub-intensivo, supportando, al contempo, medici e infermieri nel
loro lavoro quotidiano.
A realizzarla sarà Natea, startup specializzata
nell'applicazione dell'intelligenza artificiale ai sistemi
informativi nel campo della neonatologia, della terapia
intensiva neonatale, della pediatria e dell'oncologia
pediatrica, che ha vinto una gara per lo sviluppo di un software
al Policlinico San Matteo di Pavia. Tra le funzioni integrate
nella cartella clinica elettronica, vi sarà "l'applicazione
dell'intelligenza artificiale per prevenire gli errori e
supportare i processi decisionali e la comunicazione tra gli
operatori sanitari - si legge in una nota -, nonché funzionalità
dedicate alla ricerca scientifica per agevolare la gestione dei
pazienti coinvolti in protocolli di trattamento e ricerca. I
miglioramenti porteranno allo sviluppo di una seconda fase, con
algoritmi predittivi sulla criticità del bambino e un sistema di
supporto decisionale clinico per la prescrizione e
somministrazione di farmaci. Questo incarico - si
afferma - rappresenta un'importante opportunità per tutti i
reparti neonatali e pediatrici coinvolti e, in particolare, per
quelli ad alta complessità come la Terapia Intensiva Neonatale e
la Sezione Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche
dell'Oncoematologia Pediatrica".
Attraverso la cartella clinica elettronica "sarà possibile
consultare in tempo reale protocolli clinici aggiornati, schede
farmacologiche e accedere immediatamente a esami ematochimici e
strumentali, nonché ai parametri vitali dei pazienti. Inoltre,
il controllo attivo dell'intero processo terapeutico, dalla
prescrizione alla somministrazione, permetterà di ridurre il
rischio di errori terapeutici legati al fattore umano".
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